OTORINOLARINGOIATRIA

Dr.ssa PAOLA TERRANOVA

Medico Chirurgo specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico Facciale Ha notevole esperienza nel trattamento di tutte le patologie orali sia nell’adulto che nella età pediatrica, esegue.

• Visita otorino con endoscopia nasale e laringea.

• Esame clinico di primo livello delle sindromi vertiginose.

• Specializzata nelle patologie del naso e dei seni paranasali, nelle forme di riniti e sinusiti, russamento, etc.

• Su richiesta specifica studio endoscopico della deglutizione.

• Esame audiometrico

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LE DISCIPLINE

OTORINOLARINGOIATRIA

L'otorinolaringoiatria si occupa della diagnosi e della terapia medica e chirurgica delle patologie dell’orecchio (tappo di cerume, otite, sordità, ronzio auricolare, disturbi dell’equilibrio o vertigini), del naso (ostruzione respiratoria, sanguinamento nasale, rinosinusite, polipi nasali, alterazioni dell’olfatto, tumori), del cavo orale e faringe (mal di gola, tonsillite, faringite, adenoidi, disturbi della deglutizione, tumori) e della laringe (alterazioni della voce, laringite, noduli e polipi, tumori, disturbi della deglutizione). Inoltre, l’otorinolaringoiatra si occupa della prevenzione e del trattamento delle malattie della tiroide, delle paratiroidi e delle ghiandole salivari, oltre che dei disturbi della respirazione durante il sonno (russamento e sindrome delle apnee notturne).

Spesso anche i bambini possono aver bisogno di una visita otorinolaringoiatrica. In particolare, il russamento notturno e la respirazione prevalentemente orale, associato a raffreddori ricorrenti e frequenti mal di gola e mal di orecchio, possono essere il campanello d’allarme di patologie delle adenoidi e delle tonsille, che hanno importanti ripercussioni sullo sviluppo, sull’apprendimento a scuola e sulla vita sociale del piccolo paziente.

La visita otorinolaringoiatrica consiste nella palpazione del collo (alla ricerca di eventuali masse o tumefazioni), nell’ispezione dell’orecchio (condotto uditivo esterno e membrana timpanica) e nell’esplorazione del cavo orale e dell’orofaringe (lingua, pavimento della bocca, gengive, palato duro e molle, tonsille palatine). Per la valutazione delle prime vie aeree ci si avvale della fibroscopia (rinofibrolaringoscopia): un’indagine eseguita con un endoscopio a fibre ottiche, sottile e flessibile, che permette di ispezionare, con il minimo discomfort per il paziente, anche la porzione più posteriore delle fosse nasali ed il rinofaringe, altrimenti inesplorabili con altri strumenti.
Inoltre, il fibroscopio permette di valutare la presenza di lesioni e la motilità delle corde vocali, senza ricorrere alla trazione della lingua e allo specchietto, metodiche ormai in disuso, estremamente fastidiose per il paziente. L’esame prevede di introdurre l’endoscopico attraverso le cavità nasali; ha una breve durata (nella maggior parte dei casi dura circa 1 minuto), non richiede nessuna preparazione per la sua esecuzione e non necessità di anestesia locale in quanto non è doloroso. Non ci sono controindicazioni ad eseguire l’esame anche in età pediatrica, ove la fibroscopia assume un ruolo fondamentale per la diagnosi dell’ipertrofia delle adenoidi.

OLFATTOMETRIA

L’olfattometria è un esame diagnostico non invasivo, di semplice esecuzione che serve a valutare la presenza di alterazioni dell’olfatto utilizzando sostanze odorose che vengono proposte al paziente. Lo “sniffin’ sticks test” messo a punto dall’Università di Dresda per l’identificazione standard, prevede la presentazione di 12 odori comuni che il paziente deve riconoscere e sulla base delle risposte fornite e della elaborazione statistica delle risposte, consente di ottenere una valutazione della capacità olfattiva.

L’olfatto può subire modificazioni qualitative o quantitative. Le alterazioni più frequenti sono la parosmia (la percezione di odori diversi da quelli reali), la cacosmia (la percezione di odori sgradevoli), l’iposmia (la ridotta percezione degli odori) e l’anosmia (la totale assenza di percezione degli odori). Le cause possono essere molteplici: traumi, tumori encefalici, diabete, distiroidismi, malattie del SNC (come la malattia di Parkinson di cui la disosmia rappresenta un sintomo precoce) e non da ultime le infezioni batteriche o virali delle alte vie respiratorie.

L’olfattometria rappresenta uno strumento utile per inquadrare un disturbo oggi molto diffuso e naturalmente non può essere utilizzata isolatamente ma deve essere inserita nel contesto di una accurata visita otorinolaringoiatria durante la quale venga tassativamente eseguita anche una valutazione endoscopica con fibre ottiche del distretto nasofaringeo.